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Il senso di appartenenza

Editoriale del presidente di Confcommercio Ascom Varese Antonio Besacchi

Sono Antonio Besacchi e da un anno sono presidente di Confcommercio Ascom Varese, carica di cui sono orgoglioso e che, nel rispetto  del compito che mi è stato assegnato, mi impegno ogni giorno ad onorare con passione e dedizione.

Ma la mia storia in Ascom è iniziata ben prima. Era il lontano 1974 quando sono entrato negli uffici di via Speroni per la prima volta, seguendo l’esempio di mio suocero Altiero Goglio, che è sempre stato convinto socio Ascom. Subito, già al primo ingresso, ho trovato personale gentile e molto preparato e così mi sono associato e fatto successivamente condurre in tutti i passi necessari per subentrare nell’attività, che comprendeva bar, pasticceria, giornali e cartoleria e che aveva ancora la licenza del ristorante. Anche per questo nell’Ascom, ora Confcommercio, ho sempre creduto e continuerò a credere, con l’orgoglio di essere diventato presidente di una squadra unita e coesa a difesa del commercio sul territorio.

Confesso però che quando sono entrato in Ascom non avevo ancora ben chiaro che un’associazione è molto di più di un posto dove ricevere aiuto e dove trovare servizi.

Ora so che sostenere l’associazione, negli anni, ci ha permesso di affrontare sfide a livello locale, regionale e nazionale. Identificarci in una comunità, avere un nome autorevole e un ruolo di rappresentanza riconosciuto, ci dà l’opportunità di essere protagonisti nella difesa degli interessi della nostra categoria.

Tutto con l’obiettivo di creare un senso di solidarietà e collaborazione con i nostri colleghi, contribuendo a farci sentire meno soli e anche aiutandoci nel progettare il futuro della nostra categoria, che è anche il futuro delle città in cui viviamo e il futuro dei nostri figli e nipoti.

La nostra federazione, sia nazionale che locale, mi permette come presidente di partecipare e di condividere idee ed esperienze in tanti tavoli importanti nel processo di ammodernamento del nostro settore. Questi anni ci hanno visto impegnati in sfide fino a ieri impensabili. Oggi il commercio non va più solo sostenuto ma anche difeso e sviluppato. Mi riferisco, ad esempio, all’impegno di Ascom, cioè di noi tutti, per mettere un freno al continuo ed eccessivo proliferare di catene commerciali. Oppure alla necessità di dare regole al commercio online. Se riusciamo a fare tutto questo – e a pensare sempre più in grande – è grazie a professionisti: avvocati, urbanisti, tecnici, commercialisti, consulenti del lavoro, persone vicine alla nostra categoria, ma soprattutto grazie ai nostri dipendenti che sicuramente hanno da imparare da qualcuno, ma ancora di più hanno da insegnare a molti.

Di risultati ne abbiamo raccolti: ad esempio, pensiamo ai distretti del commercio, ai bandi che portano risorse sul territorio, alle iniziative di carattere culturale, sociale ed economico che contribuiamo ad organizzare.

Basta? No, non basta. Perché questi valori, che sono i valori dell’associazione, spesso non vengono compresi. Non solo da voi cari colleghi: oggi fa tendenza pensar da soli, essere individualisti, ritenere che smarcandosi dagli altri ci si alleggerisca, quando invece ci si impoverisce. E così ci si dimentica che siamo Ascom, che siamo una categoria, un settore produttivo. Ci si dimentica che essere insieme è il valore più grande, perché insieme si può vincere, da soli di sicuro si perde. E se perde uno, perdiamo tutti.

Quindi, cari associati, vi chiedo di partecipare alla vita dell’associazione perché Ascom Varese è vostra e Confcommercio siete voi e di contribuire con le vostre idee, i vostri stimoli, e anche con le vostre critiche alla vita dell’associazione. Infine vi chiedo di comunicare tutto quello che facciamo al nostro mondo. Essere associati a Confcommercio significa avere una voce che da soli si spegnerebbe: è la voce della rappresentanza. E’ quello che ci consente di entrare in Comune, in Regione, nel Governo, in Unione Europea, di essere ascoltati, di portare avanti istanze che riguardano tutti noi.

Per tutto questo, non tanto come presidente, ma soprattutto come fedele iscritto a Confcommercio, vi chiedo di sentirvi orgogliosi. Confcommercio Ascom Varese non è un posto dove si va per ricevere qualcosa, come pensavo io all’inizio. Non è un luogo di potere come pensano molti, ma un luogo di servizio. E soprattutto è un’opportunità di crescita per tutti.

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In ottemperanza a quanto previsto dall’art. 1, commi da 125 a 129 della Legge n. 124 del 4 agosto 2017 e successive modifiche e integrazioni, pubblichiamo l’elenco delle sovvenzioni pubbliche ricevute dai nostri associati.

ELENCO AZIENDE ASSOCIATE CHE HANNO RICEVUTO AIUTI DI STATO

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