Altro che sponda magra. I numeri raccontano un’altra storia: quella di un Lago Maggiore sempre più scelto da chi viene da fuori, con i milanesi e gli stranieri a guidare la classifica delle presenze. Un flusso imponente e in crescita, soprattutto nel periodo estivo, che mette in discussione luoghi comuni e vecchie etichette.
A dirlo non è un’impressione, ma la piattaforma Analytics di Confcommercio provincia di Varese, che ha fotografato, grazie alla tecnologia WindTre, i movimenti reali delle persone nel corso del 2024, offrendo una panoramica dettagliata e strategica sul comportamento dei visitatori.
Nel corso dei 12 mesi del 2024, l’area del lungolago compresa tra Sesto Calende e il confine svizzero ha registrato 14,9 milioni di visite, a cui si aggiungono i 30.890 lavoratori pendolari e una platea complessiva che sfiora i 22,8 milioni di presenze includendo anche i lavoratori stabili. Spiccano in particolare i 4,9 milioni di accessi da parte di stranieri (pari a oltre il 32% del totale), i 2,6 milioni di visitatori complessivi, e un’estate che da sola concentra quasi la metà dell’intero anno.
Il peso dell’estate
Dal 1° giugno al 30 settembre si è concentrato il 46,31% del totale annuo delle visite, con 6,9 milioni di accessi. In questo quadrimestre, la componente straniera ha inciso per 2,7 milioni, pari al 39,13% del flusso estivo. Un altro elemento di rilievo: in estate la Germania supera la Svizzera per numero di visite, con 607.959 presenze tedesche contro le 405.055 svizzere e le 375.424 francesi. Un sorpasso che segna un cambio nei comportamenti del turismo internazionale lungo la nostra sponda.
Negli stessi quattro mesi , i centri storici delle cinque principali città del Varesotto (Varese, Busto Arsizio, Gallarate, Saronno e Luino) hanno registrato 7,4 milioni di visite (870.000 stranieri).
Milano batte Varese
Nei dodici mesi, Milano guida il flusso tra le città italiane, con 728.701 visite dal solo capoluogo lombardo. Un dato che supera addirittura quello dei residenti nella Città Giardino (528.138), che nel complesso come provenienza provinciale registra comunque 4,2 milioni di accessi “varesotti”. Segue Novara con 1,5 milioni.
Spiccano, per la provincia varesina, anche Gallarate (279.241), Somma Lombardo (260.398) e Busto Arsizio (250.040). Dalla provincia di Novara arrivano con cifre di rilievo anche Castelletto Ticino (157.242), Arona (168.213) e Borgomanero (134.379), in virtù della vicinanza territoriale.
Visitatori da tutto il mondo e da tutta Italia
Sempre dal primo gennaio al 31 dicembre dello scorso anno, oltre un terzo delle visite arriva dall’estero. La Svizzera è al primo posto nel computo annuale con 1,1 milioni di accessi e 293.238 visitatori, seguita da Germania (952.861), Francia (584.553), Olanda (391.387) e Inghilterra (307.943).
Non mancano sorprese: 75.000 torinesi, 42.000 romani, 28.000 genovesi, 12.578 bolognesi, ma anche 13.000 brasiliani, 13.800 australiani, oltre 9.000 napoletani, e più di 7.000 fiorentini, veneziani e palermitani. Segno che la nostra sponda del Lago Maggiore attira da ogni angolo d’Italia e del mondo, compresi territori già altamente turistici.
Abitudini e permanenza
Il sabato si conferma il giorno più frequentato della settimana, con il 18% delle visite, seguito dalla domenica con il 17,4%. La componente regionale è particolarmente rilevante nel fine settimana, con punte del 21% il sabato e 22,1% la domenica.
Durante l’anno, il 50% dei visitatori rimane solo un giorno, mentre un 20,6% prolunga il soggiorno fino a quattro giorni. Il tempo medio di permanenza si attesta tra 1 e 4 ore, con la fascia 1–2 ore come la più ricorrente (29,95%).
Nel periodo estivo, a livello orario, le presenze si concentrano nella fascia tra le 9 e le 19, con un picco alle 11 (7%).
Dall’aeroporto al lago
Un dato strategico arriva dalla covisita con l’aeroporto della Malpensa: 227.414 persone sono state monitorate sia nello scalo internazionale sia nel territorio lacustre. Ben il 69% di questi visitatori è straniero (156.984 persone), mentre il 15,5% è di provenienza nazionale. Da sottolineare che l’80,44% di loro ha visitato il Lago Maggiore nelle 24 ore, indicando una potenzialità ancora inespressa di fidelizzazione e prolungamento della permanenza.
Un pubblico maturo e trasversale
La fascia d’età più rappresentata è quella 45–54 anni (28%), seguita dalla 55–64 (22%). In termini di capacità di spesa, si registra una maggioranza con disponibilità bassa (31,6%), ma anche una quota significativa con potere d’acquisto alto (23,7%), dimostrando come il bacino turistico sia eterogeneo, sia in termini sociali sia economici.
Il commento del presidente Vitella
«I numeri parlano chiaro: questa zona del Lago Maggiore ha una forza attrattiva straordinaria, con margini ancora enormi di sviluppo», sottolinea Franco Vitella (foto), presidente di Confcommercio Ascom Luino e rappresentante di Confcommercio provincia di Varese in Camera di Commercio con delega al turismo.
«Siamo custodi di un territorio che ha saputo conquistare l’interesse di milioni di persone, anche al di fuori del contesto locale, sia in Italia che all’estero. Il legame con l’aeroporto, la presenza costante di stranieri, l’affezione dei milanesi e il boom estivo dimostrano che la nostra è una destinazione forte, riconosciuta e desiderata. Ora serve fare un passo ulteriore: potenziare i servizi, aumentare la qualità dell’accoglienza e investire in visibilità». «Strumenti come la piattaforma Analytics di Confcommercio provincia di Varese sono fondamentali in questa fase», aggiunge Vitella. «Permettono non solo di conoscere ciò che accade, ma di anticipare tendenze, intercettare bisogni e pianificare in modo puntuale. È una risorsa strategica per tutto il Varesotto, e come sistema Confcommercio continueremo a valorizzarla al massimo».
Il ruolo strategico di Analytics
A rendere possibile un’analisi così dettagliata è stata Analytics, la piattaforma sviluppata da Confcommercio provincia di Varese, che consente di mappare flussi, provenienze, fasce orarie, comportamenti e profili socio-demografici dei visitatori. Uno strumento avanzato e sempre più strategico, non solo per leggere i dati, ma anche per guidare le scelte politiche, commerciali e turistiche del territorio.


