La Regione Lombardia ha annunciato l’intenzione di rifinanziare i Distretti del Commercio nel prossimo bilancio di previsione, accogliendo le richieste provenienti dai territori e sostenute in modo trasversale dai gruppi consiliari. Un impegno che prosegue nel solco tracciato dai precedenti bandi – in particolare quello del 2022, promosso dall’assessore Guido Guidesi, con oltre 50 milioni di euro stanziati – e che mira a sostenere una delle politiche di sviluppo locale più efficaci e riconosciute a livello nazionale.
Attualmente, in Lombardia sono attivi 208 Distretti del Commercio, con la partecipazione di 879 Comuni, pari a quasi il 60% dei municipi lombardi.
Contro la desertificazione commerciale
Il rinnovato investimento rappresenta una risposta concreta al fenomeno della desertificazione commerciale, che colpisce anche la nostra regione. Secondo una elaborazione di Confcommercio Lombardia su dati dell’Osservatorio Regionale del Commercio, dal 2023 al 2024 sono scomparse due piccole attività al giorno, mentre dal 2005 è venuta meno una superficie commerciale pari a oltre 100 campi da calcio. In quasi 50 Comuni lombardi non è rimasto neppure un negozio di vicinato.
Il ruolo dei Distretti: presidio sociale e motore di sviluppo
«Siamo particolarmente soddisfatti che la politica regionale, con numerosi ordini del giorno ed emendamenti, abbia positivamente colto le istanze dei territori chiedendo lo stanziamento di fondi per sostenere i Distretti del Commercio – dichiara Carlo Massoletti (foto), vicepresidente vicario di Confcommercio Lombardia –. Si tratta di un modello di partenariato pubblico-privato in grado di garantire lo sviluppo commerciale, economico e sociale della Lombardia, oltre a contribuire alla rigenerazione urbana. Con la Giunta monitoreremo il reperimento delle risorse e il loro stanziamento nel prossimo bilancio».

Dialogo e contributo costruttivo
«Mettere in campo ogni azione necessaria per il rilancio del commercio – prosegue Massoletti – significa non solo tutelare un pezzo importante dell’economia e dell’occupazione della Lombardia, ma anche credere nella sua funzione sociale e nella capacità di essere perno dei processi trasformativi, anche in ottica sostenibile».
«Su questa partita – conclude – Confcommercio Lombardia cercherà sempre un dialogo costruttivo e darà un contributo di merito. Lo farà nell’interesse del Terziario di mercato e, con esso, della nostra Regione».


