VARESE Cristina Riganti, riconfermata alla guida del Terziario Donna di Confcommercio provincia di Varese, mette al centro del programma del nuovo mandato il concetto di “gruppo”: «Ogni consigliera avrà compiti specifici. Anzi, di più, sarà investita della responsabilità di portare il proprio contributo in termini di idee».
La nomina di Riganti è stata salutata dalla presidente nazionale Anna Lapini, collegata da Arezzo, la sua città. «Grandissimi complimenti alla mia vicepresidente Cristina, persona volitiva, creativa e aperta al cambiamento. E un augurio di buon lavoro a tutto il gruppo, soprattutto alle nuove consigliere».
Presente nella sede di Ascom Varese alla nomina delle quindici consigliere e a quella successiva della presidente (votata per acclamazione), il presidente di Uniascom Rudy Collini che ha colto l’occasione per ricordare l’importanza della collaborazione tra le diverse Federazioni comprese nel sistema provinciale di Confcommercio.
Oltre a Collini non hanno fatto mancare la loro partecipazione il segretario generale di Uniascom Lino Gallina, il presidente di Ascom Saronno Andrea Busnelli, il direttore di Ascom Varese Roberto Quamori Tanzi, il direttore e il vicedirettore di Busto Arsizio Francesco Dallo e Alessandro Castiglioni.
Contro ogni tipo di violenza
Nel suo discorso di insediamento, Riganti ha brevemente relazionato sull’ultima iniziativa in ordine di tempo del Terziario Donna, quella sulla prevenzione delle molestie sul luogo di lavoro. Un format unico, portato nei teatri delle cinque principali città del Varesotto. «Ci siamo rivolti alle classi quarte e quinte delle scuole superiori, con una partecipazione complessiva di oltre 2.500 studenti. Abbiamo raccontato e discusso di questo problema reale, ma ancora nascosto, partendo da un cortometraggio da noi realizzato insieme all’Istituto cinematografico Antonioni di Busto Arsizio e coinvolgendo un magistrato, avvocati, psicologi e operatori delle associazioni antiviolenza. Il riscontro è stato ottimo, a tal punto che la nostra iniziativa nel 2024 potrebbe essere replicata a livello regionale e addirittura nazionale».
Il lavoro che cambia
Quello nazionale è un sistema che Riganti conosce molto bene: l’imprenditrice bustocca è una delle cinque vicepresidenti (con delega alla sostenibilità). «Il lavoro che cambia è il tema che sarà sviluppato in tutta Italia. Lo scopo sarà fornire alle donne lavoratrici gli strumenti per adeguarsi al cambiamento, che permettano non solo di restare sul mercato ma anche di crescere. E lo faremo anche a livello locale, parallelamente alle iniziative che saranno stabilite dal nostro consiglio provinciale, magari con percorsi di formazione ad hoc, organizzati da Academy di Confcommercio provincia di Varese».
Certificazione di parità
Proseguirà anche nel 2024 l’impegno del Terziario Donna a favore della “certificazione di parità”. «Sono allo studio “accorgimenti alla legge” grazie ai quali anche le piccole e medie imprese potranno avere dei vantaggi economici reali dalla certificazione, oggi davvero conveniente per le aziende con almeno trenta dipendenti. In Lombardia, grazie a un apposito fondo regionale, abbiamo la possibilità di azzerare i costi dell’iter obbligatorio per ottenere la certificazione: si tratta comunque di una opportunità che nella nostra provincia intendiamo proporre».