Parole e gesti che non vorrei Molestie sui luoghi di lavoro: qual è il confine? È il tema della tavola rotonda organizzata dal Terziario Donna Confcommercio della provincia di Varese, andata in scena al Teatro Condominio Gassman Gallarate.
Fino dove arrivano lo scherzo, la battuta, il gioco, e quando inizia la molestia? Le due ore di confronto, partite dal cortometraggio realizzato dall’Istituto Cinematografico Michelangelo Antonioni, hanno avuto lo scopo di tracciare un “confine”, di accendere i riflettori su un fenomeno presente nella vita di tutti i giorni ma allo stesso tempo nascosto. Ovvero le molestie sui luoghi di lavoro, fisiche e soprattutto psicologiche.
In sala gli studenti della classi quarte e quinte dei Licei di viale dei Tigli, Ponti, Gadda Rosselli, Falcone e Cavallotti. L’obiettivo di questo primo appuntamento e di quelli in calendario il prossimo anno a Varese, Busto Arsizio, Saronno e Luino lo ha spiegato Cristina Riganti, presidente provinciale e vicepresidente nazione del Terziario Donna: «Voi ragazzi siete il nostro futuro, noi crediamo e puntiamo su di voi. Avete una vita davanti e soprattutto avete un grande potenziale. Il nostro desiderio è che voi possiate realizzarvi professionalmente e perché ciò avvenga bisogna prepararvi a conoscere gli ostacoli, a evitarli e a superarli. E le molestie sul luogo di lavoro possono diventare un ostacolo da entrambe le parti: per chi le subisce e per chi attua questo tipo di violenza, molto spesso psicologica».
Sul palco, insieme a Riganti, la scrittrice Laura Campiglio che ha condotto il dibattito con l’avvocato Alessandro Munari, il magistrato Nicoletta Guerrero, la psicanalista Alessandra Gabrielli, la protagonista del cortometraggio Noemi Bertoldi e il docente dell’Icma (e attore nel corto) Matteo Bosurgi. Ad aprire e chiudere l’evento, Carla Mammone (Centro di formazione Aifos, nella foto) che ha letto due toccanti lettere di altrettante donne vittime di molestie sul lavoro.
L’evento ha avuto ampio risalto sui media. Di seguito la rassegna stampa.