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L’allarme del Terziario Donna: il 40% delle imprese femminili ha problemi ad accedere al credito

Il tema è stato al centro del convegno a Verona, il secondo del roadmap nazionale guidato dalla presidente Anna Lapini, che ammonisce: «Siamo in settore strategico per il Paese»

Il roadmap nazionale del Terziario Donna di Confcommercio ha fatto tappa a Verona. Dopo il debutto a Bologna con l’incontro dal titolo “L’impresa è donna”, nella splendida cornice della città scaligera è stato affrontato il tema del “Credito”.

A fare gli onori di casa il presidente di Confcommercio Verona, Paolo Arena, e soprattutto la presidente del Td veneto Roberta Girelli, vera e propria mattatrice della “convention”, perfettamente orchestrata dall’alto dell’innegabile competenza sul tema trattato. In prima fila insieme alla presidente nazionale Anna Lapini anche la nostra presidente provinciale Cristina Riganti (foto), vicepresidente nazionale del Terziario Donna con delega alla sostenibilità.

Riflessioni e soluzioni

Offrire riflessioni e soluzioni alle principali questioni che riguardano le imprenditrici, le lavoratrici autonome e le professioniste: anche questa volta obiettivo raggiunto, grazie agli interventi dei relatori e agli spunti offerti dall’Indagine sulle imprese del terziario svolta in collaborazione con il Centro Studi delle Camere di Commercio Guglielmo Tagliacarne.

L’indagine ha fornito una serie di numeri da un lato interessanti e dall’altro preoccupanti, che devono essere il punto di partenza per una attenta riflessione sulla netta disparità tra imprenditori e imprenditrici quando si tratta di concedere un “aiuto” economico.

Dati e numeri

Di seguito alcuni dati: per le imprese femminili è più elevata l’incidenza di credito non accolto (12% contro 4% delle maschili) e la quota di imprese “scoraggiate” (23% contro 20%); per le imprese delle donne appare maggiore lo stacco per la durata della relazione creditizia rispetto alle maschili (4% contro 2%); nel periodo pandemico il 44% delle imprese femminili ha richiesto una nuova linea di credito alle banche e fra queste il 31% si ritiene soddisfatto del credito accordato; il 75% delle imprese femminili ha fatto ricorso alle misure di aiuto del Governo per fronteggiare la crisi da COVID 19, ma il 45% si dice insoddisfatto del credito accordato.

Le parole della presidente

Così la presidente Anna Lapini in un passaggio del suo intervento: «L’attenzione posta dal ministero dello Sviluppo economico, che ha messo a disposizione i fondi per finanziare le nuove attività intraprese dalle donne e rafforzare quelle già attive, è una buona notizia che attendevamo da tempo. «Ci auguriamo che questo sia un primo passo verso un percorso di valorizzazione e promozione dell’imprenditoria femminile che rappresenta uno dei settori strategici per lo sviluppo del Paese».

7 aprile 2022

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